Storia

La Balestra (attrezzo sportivo)

La balestra moderna è l’evoluzione di quella dei secoli passati. I materiali e l’ingegneria moderna hanno sostituito il legno e l’acciaio del passato decretando la nascita di un oggetto sportivo di grande efficacia, precisione e affidabilità.

L’arco in acciaio o composito in legno/corno/tendine è ora stato sostituito con due flettenti in fibra dalle eccezionali capacità elastiche. Possono rimanere armati per giorni senza praticamente perdere velocità. È anche eccezionale il loro rendimento fra energia immagazzinata/restituita all’atto dello scocco.

Le caratteristiche tecniche

La corda è normalmente fatta di filati ad altissima rigidità come il Fast Flight, normalmente di 22/30 fili. La “corsa” o “corsa/power stroke” (la misura della distanza fra la corda in riposo e il punto di aggancio) della balestra arriva anche a 17″ (43.18 cm) ed oltre, consentendo grande rendimento rispetto al passato.

A differenza dell’arco che immagazzina l’energia muscolare delle braccia e di parte del busto, la balestra immagazzina anche quella delle gambe e del busto completo, permettendo così grandi accumuli di energia. Ma un arco ha un rendimento maggiore a parità di libbre perché ha un allungo normalmente superiore, da 26″ a 32″ (66 cm – 81.3 cm): una balestra da 150 libbre (67.5 kg) corrisponde infatti come prestazioni ad un Arco compound da 70 libbre (31.5 kg) o ad un arco ricurvo da 90 (40.5 kg).

Il carico massimo delle balestre moderne, in libbre, normalmente oscilla fra le 150 (67.5 kg) e le 225 (101.3 kg). Il sistema di sgancio è estremamente raffinato, dotato di sicura, ha uno sforzo normalmente fra le 3 e le 12 libbre (1.35 kg – 5.4 kg).

I sistemi di mira possibili normalmente sono due: tacche di mira e cannocchiale. Il primo consente di avere un oggetto più leggero e meno delicato (urti, sole ecc.); il secondo permette tiri più precisi e di avere una migliore mira in situazioni di scarsa luminosità.

I tipi di balestre

Le balestre possono essere di quattro tipi:

1) Tradizionali o Ricurve (dotate di 2 o 4 flettenti)
2) Compound (dotate di CAM di varie forme e dimensioni)
3) Inverse (dotate di CAM di varie forme e dimensioni)
4) PCP (prive di cavi e corde, dotate di serbatoio ad aria compressa)

Le prime offrono numerosi vantaggi fra cui: estrema semplicità nella sostituzione/manutenzione della corda; nessuna necessità di sincronizzare le cams; leggerezza; possibilità di usare frecce più leggere e quindi più veloci.

Le balestre compound, dotate di cams o eccentrici sui flettenti invece hanno le seguenti caratteristiche: a parità di libbraggio massimo permettono normalmente una maggiore velocità di uscita del dardo (il sistema di carrucole permette di immagazzinare una quantità maggiore di energia); sono più compatte; in fase di armamento il let-off (diminuzione di sforzo) delle carrucole permette di ridurre la tensione sul meccanismo di aggancio.

Il terzo tipo di balestre offre tutti i vantaggi delle compound con inoltre un bilanciamento ed una maneggevolezza molto superiore, altra particolarità con bassi libraggi si possono avere ottime prestazioni per la caratteristica del power stroke molto più lungo rispetto alle prime due tipologie di balestre.

Il quarto tipo di balestre offre un sacco di vantaggi: maneggevolezza, compattezza e velocità del dardi molto superiore ai tipi precedenti, una volta che il serbatoio dell’aria è stato caricato o tramite pompa manuale (tipo bicicletta) o bombola da sub, o compressore elettrico per alte pressioni (200 bar) bastano solo 2 dita per armare il meccanismo di scatto e “sparare”. Unica nota dolente è il “botto” che si sente allo sparo, è molto simile ad una calibro 22.

I Dardi

I dardi della balestra sono principalmente di due materiali: fibra di carbonio ed alluminio, normalmente nel diametro di 22/64″ (0.87 cm), questo per permettere alla corda di spingere il dardo lungo il suo asse centrale.

I dardi in carbonio sono più leggere e resistenti dell’alluminio che è però più dritto (migliori tolleranze di rettilineità nella fase di produzione delle barre). Le misure delle aste in alluminio più comuni sono 2213, 2216 e 2219. La lunghezza dei dardi dipende dal Power Stroke (allungo) della balestra e normalmente varia fra 14″ (35.6 cm) e 22″ (55.9 cm).

Sono impennate con 3 penne naturali o di plastica di lunghezza compresa fra 2″ (5 cm) e 5″ (12.7 cm). La parte terminale posteriore del dardo ha un inserto protettivo su cui spinge la corda che può essere piatto o leggermente scavato a mezzaluna (half moon). Se è piatto il dardo può essere incoccato in tre posizioni diverse, se è a mezzaluna in un’unica posizione.

Nella parte anteriore del dardo è presente un inserto a vite che permette di avvitare punte diverse e di diverso peso. La massa del dardo completa varia normalmente fra 350 grani (22.7 g) e 650 grani (42.1 g).

Le balestre compound normalmente non possono usare dardi di peso inferiore a 400-420 grani (25.9 g – 27.2 g); le balestre Excalibur possono usare dardi fino a 350 grani (22.7 g).

Le marche più conosciute di Balestre sono tutte nord americane e sono: Stryker, Excalibur, Horton, Mission, Ravin e Ten Point.