La Wicked Ridge Warrior è il modello entry-level del marchio americano dell’Ohio, costola della rinomata a blasonata Ten Point Crossbow. E’ il modello meno caro dei tre disponibili: in ordine di prezzo, dal minore al maggiore abbiamo la Warrior, l’ Invader e la Raider. Da poco si sono affiancate alle tre già note la Ranger e la Lady Ranger, stessa balestra ma con colorazioni differenti del pattern camo Raltree. Il prezzo della Warrior si aggira sui 500 euro e posso dire che li vale tutti fin all’ultimo centesimo.
Della Warrior in mio possesso devo subito dire che io possiedo il modello 2010, acquistato in armeria come conto vendita di un cliente a metà prezzo. La balestra in questione era nuova, sprovvista solamente del red-dot, faretra e dei tre dardi. Ma visto il costo di 250 euro, non ho creato polemiche.
Nella scatola erano presenti istruzioni, lubrificante per pista di volo, cartolina per garanzia, catalogo ricambi e optional Ten Point e Wicked Ridge e due brugole in pollici per la viteria varia della balestra. La balestra viene fornita smontata in tre parti, come tutte le balestre in commercio: arco, corpo fucile e staffa di caricamento. Il montaggio richiede pochissimo tempo: nemmeno cinque minuti. Una volta assemblata la Warrior si presenta molto bene, sia come estetica, sia come finiture. Il pattern Realtree Xtra è presente su tutta la balestra, pista di volo inclusa. Non è presente solamente sul castello weaver e sulla staffa di caricamento. Quest’ultima è rivestita di gomma, la quale offre un buon senso di grip per la suola della scarpa durante il caricamento. Il riser è di alluminio lavorato a CNC molto ben curato e valido negli accoppiamenti con i flettenti.
La Warrior offre la possibilità, nel calcio già predisposto, del montaggio del carichino integrato ACU-52, brevetto Ten Point. Credo molto comodo per non aver carichino gironzolante e anche per praticità di caricamento, in quanto l’ ACU-52 viene riavvolto automaticamente finita l’operazione di carica. Qualsiasi carichino in commercio và comunque bene. Io ad esempio uso il Cross X Barnett.
In quanto la balestra da me acquistata era priva di qualsiasi sistema di mira, ho installato un 4×32 Barnett non illuminato e ho proceduto ad effettuare i primi tiri. Ho iniziato in appoggio su rest a 10 yardes, al fine di tarare l’ottica, arrivando in breve tempo a tararla per procedere meglio alla prova di tiro all’imbracciata. Ho tirato a 10, 20, 30 e 40 yardes, notando da subito la leggerezza della balestra per il suddetto stile di tiro, rendendo ottimi i risultati della prova. La corsa del grilletto è molto breve e quest’ultimo è davvero molto morbido. Ho impiegato un po’ di tempo a calibrare bene la pressione per effettuare un rilascio omogeneo, visto che son abituato alla Barnett, il quale lo trovo molto duro e quasi “legnoso”. Un plauso alla Wicked Ridge per l’ottimo sistema di scatto, solo 3,5 libbre di carico e per lo più molto omogenee senza l’effetto “scalino”.
La balestra è equipaggiata con il brevetto Ten Point DFI dry-fire inhibitor per evitare scocchi accidentali senza dardo, evento molto traumatico per corda, cavi, flettenti e cams. La sicura è ad innesto automatico appena il dardo viene caricato e per essere rimossa la leva deve essere spinta in avanti. La sicura è chiaramente ambidestra. I dardi scagliati dalla Warrior devono essere da 20” con codolo omni-nock, brevetto Ten Point già in uso sulla linea del suo marchio. Io utilizzo dei dardi in alluminio Easton XX75 Magnum marchiati Ten Point, i quali volano molto bene e in modo assai omogeneo. Credo comunque che un dardo half-moon andrebbe comunque bene.
Il senso di leggerezza e la buona distribuzione dei pesi, fanno sì che la Warrior sia una balestra molto adatta per il tiro all’imbracciata, a distanze fino alle 60/70 yardes….bravura del tiratore permettendo.
Nelle istruzioni viene riportato di lubrificare la pista di volo, corda e cavi, ogni 75 tiri circa. Molto poco rispetto a Barnett che consiglia l’utilizzo di lubrificante ogni 5/10 tiri. Inoltre il lubrificante da utilizzare non è il classico lubrificante in stick o in tubetto come Barnett, Horton, Mission e così via, ma una sorta di lubrificante liquido molto simile all’olio per fucili.
Unica pecca è il calcio: non possiede nessun rivestimento in gomma e dopo qualche decina di tiri si accusa qualche dolore alla spalla, anche perché appena dopo lo sgancio del dardo, la potenza delle 175 lbs. si sente tutta! Lo scocco è molto violento e dà un ottimo senso di potenza, pur non pregiudicandone il tiro.
Altro particolare dolente….almeno sul mio modello. Fino alla scrittura di questa recensione, avrò effettuato circa 300 tiri e sto notando che il rivestimento Realtree si sta letteralmente staccando a pezzi dalla balestra: flettenti, calcio, corpo fucile, impugnatura. Tutte le parti sono intaccate. Sui flettenti sta emergendo il colore grigio, mentre sul corpo fucile il colore nero. Non so se questo è un caso isolato, ma sul modello 2010 in mio possesso, questo avvenimento sta succedendo. Terrò d’occhio gli sviluppi futuri e aggiornerò la situazione.
Consiglio comunque a tutti questa ottima balestra, in quanto pur non costando un occhio, ha tutti i crismi per rientrare tra le balestra con ottima resa/minima spesa.
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